Master in “POLITICA MILITARE COMPARATA DAL 1945 AD OGGI. DOTTRINA, STRATEGIA, ARMAMENTI”
Sviluppo ed utilizzo di UAVs nell'area del Golfo
PERSICO. Analisi e prospettive
Giuseppe COZZI Gen.
ANNO ACCADEMICO 2021/2022
INDICE ( pubblicato con post in data 20 novembre 2025 su questo blog)
INTRODUZIONE
Volare è da sempre stata una delle più grandi ambizioni dell’uomo. Attualmente è reputata una cosa “normale” ed è così da poco più di 70 anni, ovvero da quando le prime aviolinee hanno sorpassato i transatlantici per permettere trasporti di uomini e/o materiali a grande distanza. Col passare del tempo, grazie alle scoperte e alle nuove invenzioni, “l’uomo ha iniziato a volare”, e in casi estremi questa opportunità è stata utilizzata per scopi bellici.
L’evoluzione degli UAVs ha visto alternarsi periodi di calma a periodi di notevole progresso tecnologico, come quello degli anni 60 e 80, ottenendo velivoli sempre più compatti, performanti e super tecnologici.
È nell’ambito miliare che sono nati i primi UAV, velivoli senza pilota a bordo. Già nell’800 si parlava di mezzi senza pilota, alcuni lasciati in balia delle correnti con lo scopo di colpire il nemico sotto forma di mongolfiere, come quelli utilizzati dall’Austria per colpire Venezia nella seconda metà del 1800. È nel 1946 che appare la parola “drone”, con il significato di aereo radiocomandato.
Gli UAVs militari stanno influenzando il modo in cui si combattono le guerre: oggigiorno, stiamo assistendo, nel conflitto tra Russia e Ucraina, agli attacchi da remoto, tramite macchine avanzate e comandate a distanza da esseri umani, in grado di infliggere morte e distruzione. Come l’utilizzo estensivo di UAVs nel Golfo Persico da parte dell’Iran che ha lo scopo da una parte di manifestare la propria presenza nella regione, mentre dall’altra di destabilizzare l’area mediorientale sotto forma di guerra ibrida.
Una “guerra ibrida” (hybrid warfare) in cui l’intelligenza artificiale e i robot, che hanno costi spesso irrisori affiancano vite umane o le portano via. L’uso degli UAV si è spostato dalla guerra antiterrorismo o contro-insurrezionale al combattimento convenzionale su larga scala; la tecnologia diventa sempre più sofisticata e legata all’intelligenza artificiale.
Un aeromobile a pilotaggio remoto è composto da diverse componenti, che corrispondono ad altrettante filiere di business associate. Per semplicità, si può dire che UAV è un velivolo pilotato remotamente con un radiocomando, ma in verità la struttura è più complessa di quello che sembra, infatti è composta da:
Piattaforma: è il drone vero e proprio, costituito dalla sua parte hardware;
Il payload: i componenti che si aggiungono al drone e aiutano la raccolta dati;
Il software: serve a guidare il drone e a raccogliere i dati;
il tutto solitamente integrato (hardware più software più playload) da un’azienda che fa da integratore e fornisce il drone completo.
Il presente elaborato è articolato in quattro capitoli.
Il capitolo 1, riguarda lo scenario geopolitico di riferimento del Golfo Persico. Il Golfo Persico si è trasformato nell’ultimo decennio da perno nel Medio Oriente a centro di gravità globale. Un cambiamento di status e di ruolo che pesa sulla bilancia della politica internazionale.
Il capitolo 2, riguarda gli UAV. In questo abbiamo analizzato nel dettagli gli UAV, soffermandoci sulle loro origini. A inizio introduzione abbiamo già dato una breve definizione di questi, che poi riprenderemo in maniera approfondita in questo capitolo; oltre a darne la definizione, e a riportare le sue origini, ci siamo concentrati sugli ambiti di utilizzo, che sono due: ambito di utilizzo militare e sicurezza e ambito civile e scientifico.
Il capitolo 3, riguarda l’impiego degli UAVs nel Golfo Persico e le sue conseguenze. In particolare, ci siamo interessati degli UAVs iraniani; l’Iran è uno dei principali produttori di droni in Medio Oriente, e recentemente ha fornito centinaia di UAVs alla Russia che ha utilizzato in Ucraina. Nella stragrande maggioranza di tratta di veicoli suicidi senza pilota contenenti delle piccole quantità di esplosivo che detona al momento dell’impatto sull’obiettivo.
Nell’ultimo capitolo, il capitolo 4, riguarda un analisi della situazione attuale e soprattutto uno sguardo verso il futuro. Il drone senz’altro è un armamento innovativo e un nuovo elemento di strategia. L’attuale secolo è stato testimone di una serie di tecnologie dirompenti che non solo hanno avuto un impatto profondo, ma hanno aperto la strada a ulteriori innovazione; sicuramente gli UAV figurano in cima alla lista. La crescente diffusione dei droni in ogni ambito applicativo di consumo, commerciale e civile è sbalorditiva.
La tesi è consultabile previa autorizzazione dell'Autore, presso la EMEROTECA del CESVAM

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