Master in Terrorirismo ed Antiterrorismo internazionale. Anno Accademico 2023-2024
“Ombre sul Mediterraneo: Viaggio nel Terrorismo e nelle Risposte dei Popoli”
CAP. 1 – IL MEDITERRANEO
1. Mediterraneo: il “mare
tra le terre”
1.2. L’importanza strategica del Mediterraneo
CAP. 2 - STORIE DI TERRORISMO NEL MEDITERRANEO
2.1. Algeria: La Guerra Civile e il Gruppo Islamico Armato
(GIA)
2.2. Spagna: L’ETA e il terrorismo basco
2.3. Egitto: Attacchi nel Sinai
2.4. Libia: il caos post-Gheddafi e l’ISIS
2.5. Francia: Gli attacchi a Charlie Hebdo e al Bataclan
2.6. Italia: Gli anni di Piombo
2.7. Turchia: il PKK e la questione curda
CAP. 3 – PERCHE’ SUCCEDE?
3.1. Cause economiche e sociali del terrorismo
3.2. Motivazioni religiose e politiche
3.3. Conflitti etnici e nazionalistici
3.4. Influenze esterne e interventi stranieri
CAP. 4 – COME RISPONDERE?
4.1. La sicurezza nelle politiche internazionali
4.2. La sicurezza nel Mediterraneo
4.2 Frontex e la tutela della sicurezza nel Mediterraneo
4.3. Strategie di prevenzione e deradicalizzazione
INTRODUZIONE
La tesi si propone di esplorare il fenomeno del terrorismo nel
Mediterraneo, analizzando le sue cause, le sue manifestazioni e le risposte
adottate dai vari paesi della regione. Il Mediterraneo, culla di civiltà e
crocevia di culture, è anche un teatro di conflitti e tensioni che hanno
portato a episodi di terrorismo di vario genere. Questo lavoro cerca di
comprendere le dinamiche che alimentano il terrorismo e le strategie messe in
atto per contrastarlo.
Il primo capitolo introduce il Mediterraneo non solo come uno spazio
geografico, ma come un'entità culturale e storica. Viene descritto come un
"mare tra le terre" che collega tre continenti e diverse culture,
fungendo da ponte tra Oriente e Occidente.
Verrà analizzata la rilevanza strategica del Mediterraneo nel corso della
storia e nel contesto geopolitico moderno. Questa parte evidenzia come la sua
posizione abbia sempre attratto potenze esterne e come continui a essere
un'area di grande interesse internazionale.
Il secondo capitolo esplora la guerra civile algerina degli anni '90, in
particolare il ruolo del Gruppo Islamico Armato (GIA), un'organizzazione
terroristica responsabile di numerosi atti violenti. Viene analizzato il
contesto storico, le cause del conflitto e le sue conseguenze.
Viene esaminato il terrorismo basco dell'ETA, un gruppo separatista che ha
operato per decenni in Spagna. Viene descritto il loro obiettivo di creare uno
stato indipendente e le azioni violente che hanno portato avanti per
raggiungerlo.
Vengono analizzati gli attacchi terroristici nel Sinai, una regione
strategica e turistica dell'Eg
itto, e l'impatto di questi eventi sulla sicurezza nazionale e
sull'economia del paese.
Dopo la caduta di Gheddafi, la Libia è piombata nel caos, diventando
terreno fertile per l'ISIS e altri gruppi estremisti. Si parlerà di come la
destabilizzazione del paese abbia facilitato l'espansione del terrorismo.
Si parlerà inoltre degli attacchi terroristici a Charlie Hebdo e al
Bataclan, episodi che hanno scosso profondamente la Francia e l'intera Europa.
Verranno analizzate le motivazioni degli attentatori e l'impatto sociale e
politico di questi eventi.
Verranno ricordati gli anni di Piombo in Italia, un periodo caratterizzato
da violente tensioni politiche e sociali, con numerosi atti terroristici
perpetrati da gruppi estremisti sia di destra che di sinistra. Infinite
verranno esaminati la complessa questione curda in Turchia e il conflitto con
il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), un gruppo militante curdo che ha
condotto una lunga campagna di guerriglia contro lo stato turco.
Seguiranno le cause economiche e sociali che possono alimentare il
terrorismo, come la povertà, la disoccupazione, l'esclusione sociale e la
mancanza di opportunità. Approfondendo le motivazioni religiose e politiche che
spingono individui e gruppi verso il terrorismo, analizzando come ideologie
estremiste e manipolazioni religiose possano essere utilizzate per giustificare
la violenza.
Verranno analizzati i conflitti etnici e nazionalistici che spesso sfociano
nel terrorismo con esempi concreti di come le tensioni etniche e le aspirazioni
nazionalistiche possano trasformarsi in violenza organizzata, esplorando
l'impatto delle politiche e delle azioni di paesi stranieri nelle regioni del
Mediterraneo.
Per finire, si analizzerà come la sicurezza viene affrontata a livello
internazionale, con un focus sulle politiche e le strategie globali per
combattere il terrorismo. Viene analizzata la cooperazione tra stati e le
organizzazioni internazionali coinvolte, con un focus particolare sulle misure
di sicurezza specifiche per il Mediterraneo, analizzando come i paesi della
regione collaborano per affrontare le minacce comuni. Viene discusso il ruolo
delle forze armate, delle agenzie di intelligence e delle istituzioni di
sicurezza e il ruolo di Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e
costiera, nella tutela delle frontiere mediterranee. Viene analizzata la sua
missione, le operazioni e le sfide che affronta nel garantire la sicurezza
marittima. Si conclude poi parlando di programmi educativi, iniziative
comunitarie e altre misure volte a prevenire la radicalizzazione e reintegrare
gli individui radicalizzati nella società.
Lo scopo di questo lavoro è quello di riflettere sulle nostre scoperte e
considerare come i popoli del Mediterraneo possano continuare a rispondere alle
minacce del terrorismo. La tesi conclude sottolineando l'importanza della
cooperazione internazionale, della comprensione delle radici del terrorismo e
dell'adozione di strategie multifaceted per affrontare efficacemente il
problema. Si evidenzia inoltre la necessità di promuovere la pace e la
stabilità attraverso lo sviluppo economico, l'inclusione sociale e il dialogo
interculturale.
La tesi completa è presso il CESVAM - Centro Studi sul valore Militare Emeroteca
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