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Metodo di Ricerca ed analisi adottato


Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato suwww.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com

Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

martedì 10 dicembre 2024

Antonio Avallone Tesi Di Laurea. Estratto.

                                                                           Master

in

“Terrorismo e Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi”

Anno Accademico 2022 2023 

 


 

“IL MOVIMENTO DI AL SHABAAB IN SOMALIA: TRA JIHADISMO INTERNAZIONALE E DINAMICHE LOCALI”

 

3 La politica dei clan di Al-Shabaab

 

L’organizzazione primaria di Al-Shabaab era mirata inizialmente nel creare una leadership che eguagliasse la società somala trasformandola e mettendo da parte i tradizionali leader dei clan[1]. Ad ogni modo, il movimento notò fin da subito che la lealtà dei clan era molto profonda trasformandolo. Infatti, nel 2009, a seguito di un duro scontro avuto con la resistenza delle milizie dei clan, AS ha iniziato a instaurare un processo di pacificazione e costruzione dei rapporti con gli anziani degli stessi clan, rendendoli parte integrante e fondamentale per nuovi reclutamenti. Questi anziani sono gestiti dal ministero degli interni, diretto da Hussein Ali Fidow, membro esecutivo del Consiglio del movimento e vengono utilizzati anche per gestire e controllare la popolazione locale, risolvere controversie, riscuotere le tasse ed aumentare gli eserciti; se da un lato, questa manipolazione del sistema dei clan da parte di AS, risulta essere molto vantaggiosa, dall’ altro non è riuscito ad eguagliare la sua struttura organizzativa.

 


I clan non vengono trattati allo stesso modo, alcuni vengono costretti a pagare per la formazione degli Istituti islamici[2] utilizzati per il reclutamento, altri sono stati interamente finanziati nella formazione di Istituti mirati nelle operazioni di polizia/intelligence nella regione di Mudug, (Hawiye) dove AS cerca di creare buoni rapporti con la popolazione in quanto la sua presenza risulta essere molto debole. Questo ha provocato dei risentimenti da parte di alcuni clan importanti che ricoprono incarichi a livello amministrativo-distrettuale, regionale e nazionale, rafforzando in loro una percezione di diserzione. Gli organi di sicurezza sono controllati principalmente dai membri Hawiye; altre posizioni di leadership invece, sono assegnate a membri di altri clan per garantire un’immagine più efficace. Molti anziani sono nominati direttamente da Al-Shabaab, altri sono veri e propri anziani riconosciuti dai vari clan. Essi godono di uno stipendio e di un trattamento economico più oneroso rispetto a quelli nominati, ricevendo dei bonus ogni qualvolta si hanno sessioni di indottrinamento. Gli impieghi degli anziani dei clan sono a livello distrettuale o regionale, ognuno di essi ha dei rappresentati a entrambi i livelli amministrativi. Ogni volta che i governatori di AS hanno bisogno di tasse e raccogliere fondi gli anziani vengono convocati. Altro compito ricoperto riguarda l’incontro con funzionari regionali di AS per discutere dei maltrattamenti e liberazione di prigionieri. A volte riescono nel loro intento tranne quando gli arresti sono dovuti da episodi di ribellione o spionaggio.  Gli anziani vengono chiamati anche per mobilitare i clan adulti nella campagna di reclutamento e indottrinamento tenutasi nei vari seminari religiosi (dawrah); essi hanno, anche, il compito di indirizzare i bambini a frequentare gli istituti e le scuole di AS. Una volta l’anno vengono convocati i 245 anziani appartenenti alle 10 regioni somale in cui Al-Shabaab ha piena presenza amministrativa, per partecipare a seminari religiosi della durata anche di mesi con lo scopo di rinnovare gli impegni di fedeltà. In questi incontri gli obiettivi fondamentali sono: valutare le posizioni ideologiche degli anziani e rimuovere chi non è in linea con le idee del movimento. L’organizzazione degli anziani è a livello regionale; ogni regione ha a capo un anziano, a loro volta tutti i capi anziani sono comandati dall’attuale capo di AS, Sheikh Ibrahim Shaa’irul Islam (il poeta islamico). Una volta informati gli anziani regionali, il capo ha il potere di organizzare riunioni speciali. L’incontro avviene in luoghi particolari, segreti ed ogni capo di regione viene privato persino del proprio cellulare. Nel tempo, Al-Shabaab ha punito interi clan per essersi opposti alle ideologie politiche del movimento. Nel 2008-9 scoppiò una guerra con una coalizione di clan della Somalia centrale (Hawadle[3]), terminata con un trattato di pace a seguito di spargimento di sangue e numerose perdite da parte dello stesso AS.  La forma più comune di sovversione da parte dei clan è il rifiuto di pagare le tasse imposte dal movimento. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, Al-Shabaab ha condotto numerose guerre per punire questa ribellione, in particolare ricordiamo la guerra contro i Saleban/Habargindir con il Fusan (polizia speciale) e il Jabha (ala militare). Il villaggio di Dumaye è stato completamente distrutto, il clan ha avuto circa 30 morti ed i capi di bestiame sono stati massacrati. L’azione devastante di AS ne ha scaturito il ritiro immediato, il pagamento di una multa di 70 AK-47 ed il ripristino del pagamento della tassa (Zakah[4]). Al-Shabaab non accetta che nessun’altra entità eserciti violenza sul territorio di sua competenza, se si infrangono le leggi gli anziani dei clan sono maltrattati allo stesso modo in cui maltratterebbe un criminale. La sua dura politica ha dato vita ad una cultura di paura e risentimento, è stato in grado di piegare i clan alla sua totale volontà manipolando il sistema a proprio vantaggio. Alcuni clan vedono in AS un custode della pace, gestendo alcuni conflitti tra clan nelle aree controllate evitando che possano originare delle guerriglie molto più violente. Come detto in precedenza, la fetta dominante della sua politica interna è gestita e garantita da individui Hawiye, occupando posizioni di medio alto livello. Questo spiegherebbe in parte l’ascesa dell’ISIS in territorio somalo, composta da numerosi disertori contrari al movimento. Nel 2010 è stato pubblicato un report ha descritto l’amministrazione della società da parte di Al-Shabaab nei territori occupati, come rigidissima; il gruppo proibisce ogni tipo di assembramento di persone, (perfino in occasione di matrimoni), l’utilizzo delle suonerie dei cellulari, i film occidentali, la musica. Le punizioni sono molto dure, come la confisca dei beni, amputazioni, taglio di capelli e frustate. Le donne hanno l’obbligo di indossare l’abaya, un velo che copre tutto il corpo, non possono viaggiare da sole e non posso prendere parte a nessuna attività legata al commercio.

 La Tesi è disponibile presso il CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro Emeroteca

Info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



[1] Fonte: Estratto ripreso da un’intervista del maggio 2006 con un ex membro esecutivo di Al-Shabaab.

[2] Fonte: The Fighters Factory: Inside Al-Shabab’s Education System, Institute Hiraal, Maggio 2018 - https://www.hiraalinstitute.org/wp-content/uploads/2018/05/Education-in-Al-Shabab.

[3]Al-Shabaab raggiunge l’accordo con Hawadle”, 12 settembre 2009. Fonte: https://www.hiiraan.com/news/2009/sept/wararka_maanta12-7483.htm.

[4] Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Ufficio per la libertà religiosa internazionale, Rapporto sulla libertà religiosa internazionale 2019: Somalia, op. cit.

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