.

Cerca nel blog

Per la traduzione in una lingua diversa dall'Italiano.For translation into a language other than.

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.


Powered By Blogger

Metodo di Ricerca ed analisi adottato


Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato suwww.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com

Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

venerdì 16 maggio 2014

Sud Sudan: gli scontri proseguono nonostante gli accordi


Sud Sudan  145
Poche ore dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco siglato il 9 maggio ad Addis Abeba tra il presidente sudsudanese Kiir e il capo dei ribelli Riek Machar, si sono registrati nuovi violenti scontri nei pressi di Bentiu, capitale dello Stato di Unity, e nello Stato di Upper Nile dove sono morte circa 30 persone. Al momento, non è chiaro da chi sia stato provocato lo scontro poiché entrambe le fazioni hanno riferito di aver reagito per legittima difesa accusando la controparte di aver violato l’accordo. In ogni caso, la ripresa delle ostilità e la profonda frammentazione del contesto sudsudanese rendono difficile una risoluzione del conflitto nel breve termine. A preoccupare maggiormente è la forte recrudescenza degli scontri che contrappongono le forze governative appartenenti all’etnia maggioritaria dei dinka, da cui proviene il presidente Kiir, e le forze eterogenee dei ribelli costituite da formazioni paramilitari, milizie triba! li e attivisti politici appartenenti alla comunità nuer e ad altre etnie minoritarie. I combattimenti, accompagnati da massacri su base etnica e atrocità contro i civili perpetrate da entrambi i campi, non si sono mai placati dall’insorgere delle prime ostilità nel dicembre del 2013. Basti pensare che il precedente cessate il fuoco, faticosamente negoziato e firmato il 23 gennaio, non è mai stata osservato. Alla luce dei fatti, appare evidente che il governo di Juba è stato militarmente e politicamente incapace di gestire la crisi e non ha saputo implementare un accordo di pacificazione civile e politica. Inoltre, la totale mancanza di sicurezza, alimentata dai flussi incontrollati di migliaia di rifugiati o di miliziani dai Paesi limitrofi, e l’instabilità interna rischiano di provocare il crollo del giovane Stato sudsudanese e delle sue istituzioni.

Fonte CESI 145

Nessun commento:

Posta un commento