Ennahda ha fornito i dati della depoliticizzazione del Governo: il 48% del nuovo Esecutivo è indipendente, mentre la percentuale di ministri in quota Ennahda è scesa dal 40% al 28%. Nonostante la soddisfazione per alcune scelte - in primis la collocazione di Lotfi Ben Jeddou agli Interni, noto per l’impegno da Procuratore Generale nel ! far condannare i colpevoli dei massacri dei giorni della rivoluzione – l’opposizione ha criticato l’alta presenza di Ministri del precedente Consiglio confermati (22 su 37), alcuni semplicemente con un portafoglio diverso.
Il fallimento del tentativo di coinvolgere altri partiti di opposizione (WAFA, Alleanza Democratica, Blocco per la Libertà e la Dignità), allargando così la coalizione di Governo, preannuncia le forti difficoltà che il nuovo Premier Laarayedh potrebbe trovarsi ad affrontare nei prossimi mesi. Qualora il nuovo Esecutivo non riuscisse a prendere in mano le redini del Paese e a imprimere l’accelerazione necessaria per la ripresa, la Tunisia potrebbe rischiare di essere schiacciata del peggioramento della crisi economica, politica e istituzionale.