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Metodo di Ricerca ed analisi adottato


Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato suwww.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com

Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

venerdì 21 giugno 2013

Africa: ancora pirateria in primo piano

Golfo di Guinea
Nigeria 117
Il 18 giugno scorso, l’IMB (International Maritime Bureau) ha affermato che, nel primo trimestre 2013, gli attacchi pirati, in Africa, sono stati 66, in netto calo rispetto ai 102 dello stesso periodo nel 2012. Il dato interessante, però, è stato che gli episodi di pirateria in Africa occidentale hanno superato quelli avvenuti lungo le coste della Somalia. Il maggior numero di incidenti (15 attacchi, di cui 3 sequestri) si è verificato, infatti, nel Golfo di Guinea (di cui 11 in Nigeria, 3 in Costa D’Avorio e 3 in Congo). Attacchi pirata sono avvenuti anche in Togo e nel Benin. Sono solamente 5, invece, gli incidenti registrati in Somalia. Lo stesso Capo di Stato Maggiore della Marina italiana, l’Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, qualche giorno fa, ha sottolineato come, in Somalia, i risultati delle missioni Atlanta, Ocean Shield e le iniziative marittime nazionali, come i nuclei militari di Protezione, del 2° Reggimento San Marco, fosser! o stati molto positivi.
La situazione della pirateria nel Golfo di Guinea è, dunque, diventata significativa. Mentre in Somalia le attività dei pirati si contraddistinguono per l’obiettivo di ottenere un riscatto dopo aver preso in ostaggio gli equipaggi delle navi in transito, la situazione sociale e di sicurezza nei Paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea ha permesso degli sviluppi diversi del fenomeno della pirateria. Maggiormente legati alla criminalità organizzata, infatti, i pirati nella regione dell’Africa occidentale non si accontentano dei riscatti, ma, attaccando soprattutto le petroliere che transitano nell’area, ricca di idrocarburi, non disdegnano di vendere direttamente il greggio al mercato nero.
Per adesso, la comunità internazionale è ancora rimasta abbastanza indifferente a tale fenomeno. Ma l’importanza della regione e la necessità di proteggere le tratte per l’approvvigionamento di idrocarburi che passano dal Golfo di Guinea ! richiedono, necessariamente, un’attenzione sempre maggiore verso il fenomeno della pirateria nell’area.

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