venerdì 16 maggio 2014
Repubblica Centro Africana: ennesima carneficina 30.000 vittime
Il 5 maggio, nuovi scontri tra i ribelli islamici del disciolto movimento Séléka e le milizie anti-Balaka cristiane (“anti-macete”) hanno provocato oltre 30 vittime a Mala, nella Repubblica Centrafricana (CAR) nord-orientale. La lotta tra le due fazioni non accenna a placarsi e ha, al contrario, assunto una forte connotazione etnico-religiosa con tendenze genocidarie. Di fatto, le milizie di autodifesa cristiane continuano a scagliarsi contro i gruppi musulmani, compresi gli ex ribelli, accusandoli di perpetrare violenze sui civili. Il deteriorarsi della situazione umanitaria e il rischio che l’instabilità interna possa diffondersi anche ai Paesi limitrofi, ha dato un impulso allo sforzo internazionale guidato dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea. A questo riguardo, la risoluzione 2149\14 approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha garantito la legittimità internazionale per due missioni di stabilizzazione. Da un! lato, ha offerto il quadro legale che ha autorizzato l’avvio della missione EUFOR CAR, che integrerà le forze francesi parte dell’operazione Sangaris, dall’altro ha istituito la Missione Multidimensionale Integrata per la stabilizzazione della Repubblica Centrafricana (MINUSCA). La nuova operazione ONU, che partirà a settembre con un contingente di 10.000 uomini, assorbirà il precedente mandato della Missione Internazionale di sostegno alla Repubblica Centrafricana a conduzione Africana (MISCA).
Fonte CESI 144
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