venerdì 16 maggio 2014
NIgeria: Boko Haram e la prova di forza
Il 5 maggio il leader del gruppo terrorista Boko Haram, Abubakar Shekau, ha rivendicato il rapimento di oltre duecento adolescenti cristiane, avvenuto lo scorso 14 aprile presso una scuola di Chabok, nella Nigeria nord-orientale. Stando alle indagini condotte dalle autorità nigeriane, alcune studentesse sarebbero state costrette a matrimoni forzati con i miliziani musulmani, mentre altre vendute attraverso i canali del traffico di esseri umani, per incrementare le finanze del gruppo. Le violenze contro i cristiani scatenate dal movimento di ispirazione jihadista nei primi mesi di quest’anno, hanno registrato una forte escalation a un anno dalle elezioni presidenziali del 2015. Di recente, l’attuale Presidente nigeriano Goodluck Jonathan, cristiano di etnia Ijaw, ha annunciato la volontà di ricandidarsi alle prossime elezioni, interrompendo la tradizionale alternanza tra presidenti musulmani delle etnie settentrionali Kanuri e Hausa-Fulani e presidenti cristiani ! appartenenti alle etnie meridionali Igbo e Yoruba. Di fronte a una simile prospettiva, appare plausibile che Boko Haram, costituito da membri delle comunità Kanuri e Hausa-Fulani storicamente rivali delle comunità di fede cristiana, miri a erodere i consensi del Presidente in vista delle prossime elezioni e a destabilizzare il Paese.
Fonte CESI 144
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