Il colpo di Stato militare guidato da Sanogo aveva portato alla destituzione del Presidente Amadou Toumani Touré, colpevole secondo i golpisti di non aver saputo gestire le rivolte dei tuareg nelle regioni settentrionali del Mali. Sanogo si era poi autoproclamato leader del Comitato Nazionale per il Ristabilimento ! della Democrazia e la Ricostituzione dello Stato (CNRDRS), ponendosi a capo della giunta militare che ha guidato il Paese fino al 6 aprile 2012. In seguito all’intervento dell’Organizzazione Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), Sanogo è stato costretto a dimettersi, riconsegnando il potere alle autorità civili. Egli, tuttavia, non è mai uscito dalla scena politica e ha continuato ad influenzare le istituzioni del Paese da Kati, campo militare e roccaforte dei golpisti a 15 km da Bamako. L’arresto di Sanogo consente al neoeletto Presidente Ibrahim Boubacar Keita di ridimensionare il potere di una personalità influente, che gode ancora del sostegno di parte dei militari, nel tentativo di riprendere il pieno controllo sulle forze armate e avviare una difficile normalizzazione interna sostenuta da Minusma (Mission multidimensionnelle intégrée des Nations Unies pour la stabilisation au Mali).
mercoledì 18 dicembre 2013
Mali: arresto di Sanogo
Mali
Il 26 novembre è stato arrestato a Bamako il Generale Amadou Haya Sanogo, leader del colpo di Stato militare in Mali del 22 marzo 2012, con le accuse di omicidio e complicità in omicidio. I capi d’imputazione si riferirebbero alle uccisioni e alle sparizioni di soldati in seguito agli scontri dell’aprile 2012 tra i militari guidati da Sanogo e le truppe lealiste dell’esercito maliano. L’arresto è stato disposto in seguito al blitz delle forze governative nell’abitazione di Sanogo, che nelle scorse settimane si era più volte rifiutato di apparire davanti al giudice per essere interrogato sulla morte di sei soldati.
Il colpo di Stato militare guidato da Sanogo aveva portato alla destituzione del Presidente Amadou Toumani Touré, colpevole secondo i golpisti di non aver saputo gestire le rivolte dei tuareg nelle regioni settentrionali del Mali. Sanogo si era poi autoproclamato leader del Comitato Nazionale per il Ristabilimento ! della Democrazia e la Ricostituzione dello Stato (CNRDRS), ponendosi a capo della giunta militare che ha guidato il Paese fino al 6 aprile 2012. In seguito all’intervento dell’Organizzazione Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), Sanogo è stato costretto a dimettersi, riconsegnando il potere alle autorità civili. Egli, tuttavia, non è mai uscito dalla scena politica e ha continuato ad influenzare le istituzioni del Paese da Kati, campo militare e roccaforte dei golpisti a 15 km da Bamako. L’arresto di Sanogo consente al neoeletto Presidente Ibrahim Boubacar Keita di ridimensionare il potere di una personalità influente, che gode ancora del sostegno di parte dei militari, nel tentativo di riprendere il pieno controllo sulle forze armate e avviare una difficile normalizzazione interna sostenuta da Minusma (Mission multidimensionnelle intégrée des Nations Unies pour la stabilisation au Mali).
Il colpo di Stato militare guidato da Sanogo aveva portato alla destituzione del Presidente Amadou Toumani Touré, colpevole secondo i golpisti di non aver saputo gestire le rivolte dei tuareg nelle regioni settentrionali del Mali. Sanogo si era poi autoproclamato leader del Comitato Nazionale per il Ristabilimento ! della Democrazia e la Ricostituzione dello Stato (CNRDRS), ponendosi a capo della giunta militare che ha guidato il Paese fino al 6 aprile 2012. In seguito all’intervento dell’Organizzazione Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), Sanogo è stato costretto a dimettersi, riconsegnando il potere alle autorità civili. Egli, tuttavia, non è mai uscito dalla scena politica e ha continuato ad influenzare le istituzioni del Paese da Kati, campo militare e roccaforte dei golpisti a 15 km da Bamako. L’arresto di Sanogo consente al neoeletto Presidente Ibrahim Boubacar Keita di ridimensionare il potere di una personalità influente, che gode ancora del sostegno di parte dei militari, nel tentativo di riprendere il pieno controllo sulle forze armate e avviare una difficile normalizzazione interna sostenuta da Minusma (Mission multidimensionnelle intégrée des Nations Unies pour la stabilisation au Mali).
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