Master in
“Terrorismo e Antiterrorismo
Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi”
OPERAZIONE FULMINE
ENTEBBE 1976
ANNO ACCADEMICO 2022/2023
Nei
miei anni di servizio come pilota di combattimento, tutto si svolgeva sempre
molto rapidamente. Dopo massimo 35 minuti, il serbatoio era vuoto; dovevi
spingere al massimo e poi rientrare in fretta alla base. Il combattimento, la
tensione, dura pochissimo. Una forte scarica di adrenalina nel sangue e subito dopo
tutto torna all’assoluta normalità. Lì invece il volo durava 8 ore. Sentivo la
tensione salire in modo graduale ma costante. Durante il viaggio mi sentivo
come una sentinella messa a guardia di un prezioso tesoro. L’unica cosa che
contava era effettuare il volo in modo corretto, atterrare e raggiungere il
posto giusto al momento giusto.
Testimonianza di Amnon Halivni, pilota dell’aviazione israeliana alla guida di “Hercules 1”
PREMESSA
L’evoluzione del terrorismo internazionale ha caratterizzato la storia recente del mondo in cui viviamo, influendo in maniera significativa nel nostro quotidiano, nel modo di affrontare la vita, nel modo di pensare e di agire. L’attentato dell’11 settembre in particolare ha manifestato agli occhi del mondo quanto la storia del genere umano possa aver risentito di un singolo episodio, quanto oggi le abitudini degli abitanti del mondo permeino e siano condizionate da un brutale attacco come quello perpetuato alle Torri Gemelle.
Ma
l’analisi della storia ci insegna anche che episodi come quello appena
descritto siano il frutto di eventi già vissuti, seppur in maniera difforme,
seppur con altri protagonisti. La ciclicità della storia riporta pertanto alla
memoria eventi passati e talvolta dimenticati che, allo stesso modo,
caratterizzarono il modo di vivere di chi quel tempo lo ha vissuto. Le
“strategie terroristiche” si sono affinate, sono migliorate e diventate più
letali. È aumentato il livello tecnologico e la velocità con cui i dati vengono
scambiati, ma ciò che non è cambiato è il terreno, l’humus, il background
su cui il terrorismo cresce fecondo: la paura, l’effetto psicologico, lo
sconforto, l’impossibilità di credere che vi sia un domani.
Scopo
di questa tesi è quello di correlare alcuni punti cardini del terrorismo ed
antiterrorismo internazionale con gli avvenimenti che caratterizzarono l’estate
del 1976 in una località remota del mondo, l’aeroporto internazionale di
Entebbe. Ci troviamo nel cuore dell’Africa, in un paese tanto arretrato quanto
povero come l’Uganda che ha però indissolubilmente segnato (nel bene e nel male
si intende) la storia del terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Una
settimana intensa, quasi soffocante, quella che va dal 27 giugno al 4 luglio
del 1976 e che coinvolse inizialmente 260 persone innocenti tra passeggeri e
membri dell’equipaggio, vittime soltanto di aver effettuato un viaggio che da
Atene li avrebbe condotti a Parigi.
La Tesi completa è presso L'Emeroteca del CESVAM - Centro Studi sul valore Militare Istituto del nastro Azzurro. Info. didattica.cesvam@istitutobastroazzurro.org