sabato 2 novembre 2013
Volume: La Magistratura e la "rivoluzione" in Egitto da Daniela Pioppi
Paper preparato per l'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel quadro del progetto"L'Egitto in transizione", agosto 2013. Astratto Il ruolo vitale della magistratura egiziana, nei due anni e mezzo dopo l'inizio della "rivoluzione" del 25 gennaio 2011, è stato ampiamente dimostrato dalle bombe legali implacabili che sono stati costantemente cadendo sulla scena pubblica. Come come le altre istituzioni dello Stato, dopo la caduta di Hosni Mubarak, il sistema giudiziario è stato appena riformato, mentre i suoi metodi di lavoro e il personale sono stati stampati da decenni di autoritarismo. Al contrario di altre istituzioni pubbliche invece, la magistratura ha beneficiato - almeno fino al 2011 - da una reputazione indiscutibile per l'integrità e una relativa indipendenza dal regime a causa del carattere legalista del autoritarismo egiziana, ma anche l'esistenza di giudici riformisti democratici tra le sue fila. La magistratura può quindi essere considerata, con buoni argomenti, sia un bastione dello stato egiziano autoritario e un attore per il cambiamento. Cercheremo qui di far luce, per quanto possibile, il ruolo di questa istituzione complessa e talvolta contraddittoria nel contesto della transizione in Egitto. Keywords Egitto / magistratura / Politica interna / Opposizione
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