Botsawana, Lesotho, Namidia, Sud Africa, Swaziland
Paese
Area (migliaia kmq)
Popolazione ( in milione)
Botsawana
600370
1815508
Lesotho
30355
2125262
Namidia
825418
205580
Sud Africa
1219912
43997828
Swaziland
17363
1133066
Analisi dei fattori di squilibrio della macro area
1) CONFLITTI - I paesi dell’area hanno lottato per la loro indipendenza ottenuta nel periodo dellla decolonizzazione. In seguito i paesi minori dell’area hanno cercati affrancarsi dal controllo del paese più forte dell’area, cioè il Sudafrica. I rapporti comunque sono sufficientemente buoni e le economie dei paesi minori sono fortemente legati all’economia sudafricana
2) PAESI LIMITROFI IN CONFLITTO - Al confine della macroarea il conflitto più problematico è stato quello dell’Angola, paese che prima ha lottato per l’indipendenza dal Portogallo e una volta ottenuta l’indipendenza è stato interessato da una violenta guerra civile.
3) RIFUGIATI - Dalla repubblica Democratica del Congo, Somalia, Angola, Burundi.
4) DISOCCUPAZIONE - Ad eccezione del Sudafrica, negli altri paesi dell’area, sebbene il reddito pro-capite sia più alto di quello dei paesi più poveri dell'Africa, la maggioranza della popolazione vive in povertà causa della forte disoccupazione, la grande disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza, e la grande quantità di capitali che vengono investiti all'estero
5) SFRUTTAMENTO PETROLIO/ORO/DIAMANTI - Nonostante i gravi problemi sociali ereditati dall'apartheid, l'economia del Sudafrica è la più sviluppata del continente africano. Da sola produce oltre un quarto del reddito continentale, grazie soprattutto alle risorse minerarie (oro, diamanti, ferro, cromo, carbone) e alle industrie. Gli altri paesi sono altrettanto ricchi di diamanti e materie prime.
6) AREA GEOGRAFICA - Il territorio sudafricano è in gran parte formato da altopiani ed è caratterizzato da una grande ricchezza idrografica, con la presenza di uno dei delta più grandi del mondo.
7) AREA FORESTALE - Scarsa presenza di foreste, fattore non rilevante
8) FAZIONI ETNICHE RELIGIOSE - La maggior parte della popolazione dell’area è di religione cristiana, con una discreta minoranza di animisti. Sostanzialmente non ci sono problemi rispetto alla convivenza di diverse professioni di fede.
9) Per quanto riguarda la suddivisione razziale, dalla fine del regime di apartheid la situazione è andata costantemente migliorando.
10)MOVIMENTO INTERNO STRATI POPOLAZIONE - Importanti spostamenti interni di popolazione verso il Sudafrica.
11) REGIME POLITICO - Si può sostanzialmente affermare che nella macro – area ci sia una importante diffusione della democrazia, trainata ovviamente dall’esempio sudafricano.
12) NUOVI STATI FORMAZIONE INSTABILE - Dall'indipendenza, molti stati africani hanno conosciuto forti instabilità, spesso sfociate in violente lotte per il potere e guerre civili, sia all'interno di ciascuno Stato, sia tra Stati confinanti. Parte di questi problemi possono essere considerati come eredità del periodo coloniale, con il suo lascito di governi e confini nazionali non rappresentativi delle realtà locali. I confini coloniali, infatti, hanno spesso separato artificialmente popolazioni omogenee o, peggio, hanno costretto alla coabitazione etnie tradizionalmente rivali.
13)CORRUZIONE - Problema gravissimo che gli stati dell’area hanno cercato di risolvere con importanti campagne anti corruzione che stanno producendo risultati migliori di quelli previsti.
14) PNL PROCAPITE - La forte economia sudafricana produce un PNL pro capite abbastanza alto, ma nei paesi minori dell’area tale dato è piuttosto basso, vivendo la maggior parte della popolazione in condizioni di povertà
15) CRESCITA ECONOMICA - È trainata dagli alti tassi di sviluppo economico del Sudafrica, le economie dei paesi minori dell’area sono fortemente legate a quella sudafricana
16) FORZA LAVORO IN AGRICOLTURA - Essendo l’agricoltura la maggiore risorsa di sostentamento una gran parte della popolazione dell’area è impiegata in questo ambito
17) AIUTO ESTERO - Molto forte da parte non solo dei paesi europei,ma anche da parte di paesi asiatici e sud americani (India e Brasile)
18) HIV/AIDS - L’AIDS è diffusissimo qui, come in altre nazioni africane e causa una speranza di vita più bassa, una più alta mortalità infantile e non, popolazione più bassa e tassi di accrescimento e cambiamenti nella ripartizione demografica dall'età e dal sesso diversi rispetto al previsto. L’alta diffusione del virus comporta un consistente aumento delle spese per la sanità.
19) SPESA MILITARE - In parte, i deficit di bilancio possono essere spiegati con un livello relativamente alto di spese militari, pur di fronte ad una bassa probabilità di conflitti internazionali. I Sudafrica invia le sue truppe in operazioni multilaterali e di assistenza umanitaria.
20) DISASTRI NATURALI - Frequenti siccità
21) INDICE SVILUPPO UMANO - Ad eccezione del Sudafrica, l'Indice di Sviluppo Umano è in fase di crollo: aspettativa di vita mediocre, durata della vita in continua diminuzione, abbattuta dal disastroso impatto dell'AIDS
22) POPOLAZIONE - La maggior parte della popolazione ha la pelle scura. In Sudafrica vi è una piccola, ma significativa, presenza di gruppi bianchi ed asiatici.
23) CRESCITA DEMOGRAFICA - importante aumento, della popolazione, ad eccezione di alcuni paesi, come il Botswana in cui il tasso di crescita è pari allo 0%, a causa dell’elevato tasso di mortalità infantile e non.
L'Africa del Sud è la porzione meridionale del continente africano. In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle Nazioni Unite, l'Africa meridionale è una delle macroregioni in cui è divisa l'Africa. Essa include 5 Stati: Botswana, Lesotho, Namibia, Sudafrica e Swaziland. Geograficamente possono essere compresi nella definizione di Africa del Sud anche: Angola, inclusa nell'Africa Centrale; Madagascar, Mozambico, Malawi, Zambia e Zimbabwe, inclusi nell'Africa Orientale; Comore, Mauritius e Seychelles, piccoli stati-isola dell'Oceano Indiano inclusi nell'Africa Orientale; Mayotte e Réunion, dipartimenti francesi d'oltremare nell'Oceano Indiano. Tutti i Paesi sopra elencati ad eccezione di Comore, Seychelles e dei dipartimenti francesi d'oltremare formano con Tanzania e Repubblica Democratica del Congo la Southern African Development Community (SADC), un'organizzazione con lo scopo di promuovere la cooperazione e lo sviluppo economico della regione.
UE – AFRICA DEL SUD
Il partenariato Europa-Africa è stato consolidato nel 2007 grazie ai contributi volontari degli Stati membri al Fondo per la pace in Africa nel quadro della missione dell’Unione africana in Sudan/Darfur e della missione dell’Unione africana in Somalia. Nel 2007 la PESD ha intensificato il suo intervento in Africa sotto il profilo civile e militare. In ottobre, la principale operazione ha riguardato il Ciad orientale, la regione nord-orientale della Repubblica centrafricana e le regioni adiacenti il Darfur e non più, come in passato, la Repubblica democratica del Congo. Inoltre, una parte considerevole delle azioni decise o programmate nel quadro dello strumento per la stabilità riguarda queste regioni ed altre aree di crisi in Africa.
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ONU – AFRICA DEL SUD
Numerose sono le agenzie delle Nazioni Unite che operano in Africa del Sud, in particolar modo quelle per la tutela dei diritti umani, la pace e lo sviluppo.
L’OFFICE OF THE SPECIAL ADVISOR ON AFRICA (OSAA) promuove il sostegno internazionale per la pace e lo sviluppo in Africa.
Nel settembre del 2002 l’Assemblea Generale ha adottato all’unanimità la Declaration on the new partnership for Africa’s development (NEPAD), una cornice per il sostegno da parte della comunità internazionale per lo sviluppo africano
Il blog è aggiornato da Massimo Coltrinari. Informazioni ricerca23@libero.it
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