Attraverso questi mercenari la Russia è
intervenuta in Libia, 2028, in Mali 2022, e nella Repubblica Centroafricana,
dopo che la Wagner aveva fatto le sue esperienze in Siria 2015. I loro
interventi sono stati in questi paesi precisi e mirati per appoggiare le forze
locali favorevoli a Mosca, ed in genere ostili all’Occidente, con
partecipazioni a scontri violenti. La conseguenza immediata è stata che la
influenza russa in questi paesi è decisamente aumentata e in qualche caso
determinate.
La Russia ha come obiettivo
strategico di lungo periodo destabilizzare l’Africa perché le può essere utile
a gestire l’attuale (2022-2023) conflitto in Europa (Ucraina). Inoltre
obiettivo ulteriore è quello di avere alleati alla Assemblea dell’Onu per
evitare una condanna (paese aggressore e violatore della Carta dell’ONU) da
parte delle Nazioni Unite. I paesi africani, sempre ostili all’O
ccidente sono
ampiamente disposti ad assecondarla in questa azione. Per questo i Wagner sono
arrivati anche in Sudan (2017), Camerum (2022) Mozambico (2019) e Madagascar
(2019) svolgendo attività di acquisizione di consenso, sostegno economico e
appoggio politico senza impiego della forza militare. A sostegno di tutto
questo hanno creato due grandi basi logistiche, una a Porto Sudan sul mar Rosso
e l’altra a Porto di Duala in Camerum
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