“L’Unicef condanna fermamente l’attacco aereo a Macallè, la capitale della regione del Tigrai, in Etiopia. Il raid ha colpito un asilo, uccidendo diversi bambini e ferendone altri. L’Unicef invita tutte le parti ad accettare l’immediata cessazione delle ostilità. Ancora una volta – dice un comunicato del Fondo per l’infanzia dell’Onu – un’escalation di violenza nel Nord dell’Etiopia ha portato i bambini a pagare il prezzo più alto. Per quasi due anni, i bambini e le loro famiglie nella regione hanno sopportato l’agonia di questo conflitto. Deve finire”. La condanna è la conferma di quanto accaduto nella capitale tigrina .
Il raid è di venerdi ed è arrivato pochi giorni dopo lo scoppio dei combattimenti al confine meridionale della regione tra forze governative e guerriglieri tigrini, ponendo fine a una tregua di cinque mesi. Il Governo di Addis Abeba ha però negato quanto affermato del Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf) che controlla la regione settentrionale, secondo cui il raid aereo ha demolito un asilo e colpito una zona residenziale civile. Addis Abeba dice che aveva preso di mira solo siti militari e ha accusato il Tplf di falso. Kibrom Gebreselassie, direttore clinico capo dell’Ayder Referral Hospital di Mekelle, ha detto però all‘Afp che quattro persone sono rimaste uccise nel raid, inclusi due bambini mentre altri nove sono stati feriti. Secondo Unicef, almeno 33.000 bambini in zone inaccessibili del Tigrai sono gravemente malnutriti e, senza un aiuto immediato, sono in imminente pericolo di vita. Questi bambini sono tra gli oltre 2,2 milioni nell’Etiopia settentrionale in condizioni di insicurezza alimentare acuta, compresi almeno 140.000 nel Tigrai, che stanno già affrontando condizioni simili alla carestia
Sotto accusa per il raid sono i droni impiegati dall’esercito etiopico. A fine giugno, con immagini trasmesse dalla televisione di Stato, l’esercito di Addis ha mostrato droni da combattimento di costruzione straniera durante una cerimonia di consegna del diploma per i piloti militari e i velivoli apparsi nel filmato sarebbero un Bayraktar TB2 turco e un Wing Loong 1 di fabbricazione cinese. Entrambi sono descritti come veicoli aerei senza pilota (Uav) di media quota, di lunga durata (il Bayraktar può volare per oltre un giorno) capaci di attacchi armati.
Fonte Atlante delle Guerre settembre 22
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