martedì 26 novembre 2013
Etiopia: la grande diga della rinascita sul Nilo. Egitto in fibrillazione
Etiopia
Il 19 novembre il Primo Ministro etiope Hailemariam Desalegn e il Presidente egiziano Adli Mahmud Mansur si sono incontrati a margine del Summit afro-arabo in Kuwait per discutere le implicazioni economiche e politiche della costruzione della diga etiope sul fiume Nilo. I colloqui, tuttavia, non hanno portato a nessun accordo tra i due leader.
Lo scorso maggio l’Etiopia ha avviato la costruzione della Grande Diga della Rinascita, destinata a produrre energia idroelettrica a partire dal 2017. La diga devia le acque del Nilo Azzurro, uno dei maggiori affluenti del Nilo principale, che nasce in Etiopia e si unisce al Nilo Bianco in Sudan. Il grande progetto idroelettrico etiope è da alcuni anni causa di frizioni con l’Egitto, al quale i trattati sullo sfruttamento del bacino idrico nilotico del 1929 e del 1959 hanno finora assicurato lo sfruttamento del 55% delle sue acque, costringendo gli altri Paesi attraversati dal fiume (Sudan, Burundi, Ruanda, Uganda, Tanzania e Sud Sudan) a dividersi la restante quota. Addis Abeba ha sempre contestato questa ripartizione, reclamando che l’84% delle acque del Nilo ha origine in territorio etiope. L’Egitto si è opposto alla costruzione della diga, temendo che la deviazione delle acque danneggi i! l settore agricolo e sottragga fondamentali risorse idriche ad una popolazione in costante crescita; lo scorso agosto, sotto il governo Morsi, la tensione tra Il Cairo e Addis Abeba aveva raggiunto i livelli di guardia, quando una fuga di notizie dalla Stato Maggiore egiziano aveva mostrato la presenza di una corrente interventista che suggeriva un’azione ostile per rallentare i lavori di costruzione della Diga della Rinascita.
sabato 23 novembre 2013
Egitto. Una calda estate da comprendere. Documetazione
• Egypt: Back to Square One?, by S.Colombo and A.Meringolo
The events of 3 July 2013 have cast a shadow over Egypt's future and opened a new phase in the country's transition. While opinions in Egypt are deeply divided over whether the new situation is the result of a military-dictated "soft coup" or the outburst of a reinvigorated, grassroots revolutionary momentum, or both, the challenges to a veritable democratic and pluralistic transition process are man ifold. Stopping the bloodshed and easing the tensions and polarization are only the first steps. A process of national reconciliation accompanied by an inclusive revision of the constitution need to be pursued by the new interim government. The new leadership should also find ways to engage the excluded Muslim Brotherhood facilitating its inclusion in Egypt's political institutions.
The events of 3 July 2013 have cast a shadow over Egypt's future and opened a new phase in the country's transition. While opinions in Egypt are deeply divided over whether the new situation is the result of a military-dictated "soft coup" or the outburst of a reinvigorated, grassroots revolutionary momentum, or both, the challenges to a veritable democratic and pluralistic transition process are man ifold. Stopping the bloodshed and easing the tensions and polarization are only the first steps. A process of national reconciliation accompanied by an inclusive revision of the constitution need to be pursued by the new interim government. The new leadership should also find ways to engage the excluded Muslim Brotherhood facilitating its inclusion in Egypt's political institutions.
mercoledì 13 novembre 2013
Attività UAV in Somalia
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martedì 12 novembre 2013
Istituto Affari Internazionali. Un nuovo libro
New Publications on the Gulf Region and the
Role of the European Union
The Istituto Affari Internazionali (IAI), together with partner institutions, have published a series of new research papers and commentaries exploring different themes in the evolving relationship between the EU and the countries of the Gulf Cooperation Council (GCC).
A complete list and access to the research is available here.
Published in the context of the two-year project Sharaka – Enhancing Understanding and Cooperation in EU-GCC Relations, the research tackles themes ranging from trade and energy relations, to maritime security, the media, finance and higher education.
Coordinated by IAI and funded by the European Commission, the project aims to promote relations between Europe and the Gulf region by carrying out policy-oriented research, dissemination and outreach activities as well as providing opportunities for the exchange and training of young researchers and academics from Europe and GCC countries.
For more information about the project, please visit the Sharaka website.
Other recent IAI publications on the Gulf region include:
Silvia Colombo (ed.), Italy and Saudi Arabia, Confronting the Challenges of the XXI Century, IAI Research Paper 10, September 2013.
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Istituto Affari Internazionali (IAI) via A. Brunetti 9, I-00186 Roma Tel. +39 063224360 (Switchboard) Fax +39 063224363 E-mail iai@iai.it Web www.iai.it Twitter @iaionlie _____________________________________ |
sabato 2 novembre 2013
Volume: La Magistratura e la "rivoluzione" in Egitto da Daniela Pioppi
Paper preparato per l'Istituto Affari Internazionali (IAI) nel quadro del progetto"L'Egitto in transizione", agosto 2013. Astratto Il ruolo vitale della magistratura egiziana, nei due anni e mezzo dopo l'inizio della "rivoluzione" del 25 gennaio 2011, è stato ampiamente dimostrato dalle bombe legali implacabili che sono stati costantemente cadendo sulla scena pubblica. Come come le altre istituzioni dello Stato, dopo la caduta di Hosni Mubarak, il sistema giudiziario è stato appena riformato, mentre i suoi metodi di lavoro e il personale sono stati stampati da decenni di autoritarismo. Al contrario di altre istituzioni pubbliche invece, la magistratura ha beneficiato - almeno fino al 2011 - da una reputazione indiscutibile per l'integrità e una relativa indipendenza dal regime a causa del carattere legalista del autoritarismo egiziana, ma anche l'esistenza di giudici riformisti democratici tra le sue fila. La magistratura può quindi essere considerata, con buoni argomenti, sia un bastione dello stato egiziano autoritario e un attore per il cambiamento. Cercheremo qui di far luce, per quanto possibile, il ruolo di questa istituzione complessa e talvolta contraddittoria nel contesto della transizione in Egitto. Keywords Egitto / magistratura / Politica interna / Opposizione
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