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Metodo di Ricerca ed analisi adottato


Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato suwww.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com

Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

mercoledì 20 marzo 2013

Tunisia. Verso la stabilità.

Mercoledì 13 marzo, la nuova lista dei ministri presentata da Alì Laarayedh, successore di Hamadi Jebali nel ruolo di Primo ministro tunisino, ha ricevuto la fiducia del Parlamento. L’aggravamento delle tensioni nel Paese dopo l’uccisione a inizio febbraio del politico Chokri Belaid e la crisi politica che sta spaccando la Troika (i tre partiti al governo: Ennahda, Ettakatol, Cpr) hanno indotto Ennahda a lasciare a tecnici indipendenti i quattro dicasteri chiave nel Consiglio dei ministri: Interni, Esteri, Giustizia e Difesa (quest’ultimo ministero era già in mano a un tecnico: Abdelkarim Zbidi).
Ennahda ha fornito i dati della depoliticizzazione del Governo: il 48% del nuovo Esecutivo è indipendente, mentre la percentuale di ministri in quota Ennahda è scesa dal 40% al 28%. Nonostante la soddisfazione per alcune scelte - in primis la collocazione di Lotfi Ben Jeddou agli Interni, noto per l’impegno da Procuratore Generale nel ! far condannare i colpevoli dei massacri dei giorni della rivoluzione – l’opposizione ha criticato l’alta presenza di Ministri del precedente Consiglio confermati (22 su 37), alcuni semplicemente con un portafoglio diverso.
Il fallimento del tentativo di coinvolgere altri partiti di opposizione (WAFA, Alleanza Democratica, Blocco per la Libertà e la Dignità), allargando così la coalizione di Governo, preannuncia le forti difficoltà che il nuovo Premier Laarayedh potrebbe trovarsi ad affrontare nei prossimi mesi. Qualora il nuovo Esecutivo non riuscisse a prendere in mano le redini del Paese e a imprimere l’accelerazione necessaria per la ripresa, la Tunisia potrebbe rischiare di essere schiacciata del peggioramento della crisi economica, politica e istituzionale.

(Da Newletter CE.S.I. del 20.3.2013)

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