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Metodo di Ricerca ed analisi adottato


Il medoto di ricerca ed analisi adottato è riportato suwww.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com

Vds. post in data 30 dicembre 2009 seguento il percorso:
Nota 1 - L'approccio concettuale alla ricerca. Il metodo adottato
Nota 2 - La parametrazione delle Capacità dello Stato
Nota 3 - Il Rapporto tra i fattori di squilibrio e le capacità delloStato
Nota 4 - Il Metodo di calcolo adottato

Per gli altri continenti si rifà riferimento al medesimo blog www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com per la spiegazione del metodo di ricerca.

mercoledì 9 ottobre 2024

Quante Libie? Russi e Turchi si sono divisi la Libia


Fonte LIMES  Rivista Italiana di Geopolitica

La Carta particolare tratta da quella generale sulle proiezioni dell'Italia mostra la Libia, territorio in cui si esercita la nostra influenza ed il nostro spazio geopolitico
La Libia attualmente è divisa come segue
Territorio marcato con colore:
-giallo ed ocra: =  esercito nazionale libico Bengasi e parte orientale, supportato dai russi
- grigio scuro e grigio chiaro  = Governo di unità nazionale, Tripoli parte occidentale della Libia supportato dai turchi

- rosso ed arancione = milizie e tribù ed alleati, senza alcun riferimento internazionale

- azzurro e celeste = milizie tuareg ed alleati
 

venerdì 20 settembre 2024

Periodico del Nastro Azzurro


Il Periodico Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro esce bimestralmente
 può essere chiesto alla Segreteria dell'Istituto del Nastro Azzurro
segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org o al cell 3517968406

 

domenica 30 giugno 2024

INFOCESVAM n.3 del 2024

 


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

____________________________________________________________________

ANNO XI, 53/54, N. 3, Maggio - Giugno 2024, 1 luglio 2024

XI/3/850 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 3 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 850 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato alla situazione generale dei Progetti ed alle attività connesse con il Progetto 2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del Nastro Azzurro nei confronti delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi e della realizzazione dei volumi dedicati alla data centenaria del 2023.

XI/3/851 – Da 1 gennaio 2024 la pubblicazione dell’ANNESSO dedicato allo stato di sviluppo dell’Albo d’Oro Nazionale dei Decorati Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, da cadenza bimestrale passa a cadenza mensile, dato il numero di comunicazioni e note da pubblicare. Alla data del 1 maggio 2024 sono stati pubblicati i primi quattro numero del 2024. Il numero 5 (maggio 2024) e il n. 6 (giugno 2024) non sono stati divulgati fino alla data del 1 luglio in quanto vi era solo la situazione relativa agli inserimenti.

XI/3/852. Progetto 2022/1. “L’Istituto del Nastro Azzurro in Italia e nel Mondo: il Valore militare italiano”. Al momento è stato raccolto tutto il materiale relative alle provincie ove insistono o insistevano le Federazioni del Nastro Azzurro. Tale materiale è stato revisionato. Iniziata la fase di esecuzione editoriale. Predisposta una lettera di riferimento. Sarà inviata a tutte le Federazioni che intendono partecipare. Alla data odierna interessate 16 Federazioni su 84. Email di riferimento albodoro@istitutonastroazzurro.org.

XI/3/853. Progetto 2022. Volume Presenza dell’Istituto del Nastro Azzurro in Italia ed all’estero è giunto alla fase del manoscritto 3. D’Ora in avanti tale volume sarà indicato solo con la parola “Presenza”

XI/3/854 La sessione di Laurea estiva per i Master di 1° livello si terrà il 4 luglio 2024 presso la sede centrale dell’Università. Nella mattinata la sessione in presenza, dalle 14 in poi la sessione a distanza. La docenza non può che esprimere la sua soddisfazione per il livello raggiunto da tutti i laureandi.

XI/3/855 - QUADERNI ON LINE, espressione in rete della rivista QUADERNI, edizione a stampa, ospitata su www.valoremilitare,blogspot.com. Alla data del 30 aprile 2024 i contatti totali sono stati 170.414 (al 29 febbraio 2024 erano 163955 dall’apertura del blog), quelli dell’ultimo mese, sono 4694 (febbraio erano 2188,

XI/5/856 – Progetto 2023/4. “Manifesto. Il Nastro Azzurro. Il Valore militare italiano in 16 quadri: che cosa è, che cosa fa, che cosa è stato e quello che farà”. Il manifesto è stato stampato e disponibile. E’ stato predisposto in piano di diffusione che partirà a settembre per una distribuzione mirata. Progetto realizzato.

XI/3/857 – La Giornata del Decorato 2024 si è tenuta a Trieste nei giorni 17/18/19 Maggio 2024. Venerdì 17 maggio 2024 al Circolo Ufficiali del “Piemonte Cavalleria” è stato presentato il volume edito dal CESVAM “Il Piroscafo requisito Conte Rosso” di Marco Montagnani. Relatori Carlo Maria Magnani, Antonio Daniele Massimo Coltrinari. L’iniziativa ha avuto successo. Tale successo è proseguito nelle settimane successive con l’acquisto di copie del volume, il cui ricavato è andato a favore dell’Istituto del Nastro Azzurro nella sia interezza.

XI/3/858. Progetti 2024 per l’esecuzione nel 2025. 1. “Progetto 2024/1. Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di Combattimento: la genesi dell’Esercito Italiano del secondo dopoguerra. Genesi Ordinamento. Impiego. Il progetto vedrà l’inizio al momento dell’accredito dei fondi relativi. (novembre dicembre 2024)

XI/3/859 Giovedì 27 giugno 2024 Giorgio Madeddu, ricercatore CESVAM, ha tenuto una conferenza a Cagliari, (Via Martini 23), organizzata dalla Associazione Culturale Itzokor, una conferenza dal tema “La prigionia austro-ungarica in Sardegna. Dalla Damnatio ad Metalla alla memoria contemporanea”.

XI/3/860 Il 22 giugno 2024 si è tenuto a Corridonia l’annuale incontro del Club Ufficiali Marchigiani, il sodalizio che accoglie gli ufficiali delle nostre forze armate nati nelle Marche. Sono state ricordate, nella sala del Consiglio Comunale, Le Medaglie d’Oro al Valor Militare Corridoni e Niccolai, entrambi nativi di Corridonia; è seguita una deposizione di corone d’alloro ai monumenti che li ricordano e poi è stata visitata la Casa Natale di Corridoni.

XI/3/861. . Progetti 2022/2. “L’Albo d’oro Dei Decorati d’Italia” su carta. Descrizione di tutte le pubblicazioni definite Albo d’Oro o Annuari contenenti i decorati al Valor militare dal 1793 ad oggi. Inoltre è attiva La finalità di trovare tutte le pubblicazioni dedicate ai decorati dal 1923 ad oggi da parte delle Federazioni o altri soggetti del Nastro Azzurro

XI/3/862.Progetto 2022/3. Ettore Viola uno dei fondatori dell’Istituto.” È stato predisposto il manoscritto 4. Si è in attesa della autorizzazione per la riproduzione di pubblicazioni citate nel volume.

XI/3/863 Progetti 2024 per l’esecuzione nel 2025. 1. “Progetto 2024/2 Monte Marrone. La prima vittoria del Corpo Italiano di Liberazione 31 marzo 1944 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati 80° Anniversario 1944 -2024.. Il progetto vedrà l’inizio al momento dell’accredito dei fondi relativi. (novembre dicembre 2024)

XI/3/864. Il 19 giugno 2024 presso la Biblioteca Comunale di Civitavecchia il gen. Antonio. Trogu, ha presentato il Volume “Compendio e Glossario 1945. Una vittoria amara” del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione, espressione delle ricerche dell’omonimo progetto.

XI/3/865. “L’Albo d’oro Dei Decorati d’Italia” è riportato come annesso con le edizioni mensili. E’ in fase di realizzazione la schermata dell’Albo d’Oro e la realizzazione del modello a Stampa delle varie provincie.

XI/3/866. Per la prossima metà del mese di luglio2024 sarà presentata la lista dei progetti individuati che andranno in esecuzione nel 2025. Occorre attendere la comunicazione del Ministro della Difesa – Gabinetto del Ministro per conoscere i temi proposti dei vari progetti, che molto presumibilmente saranno incentrati sull 80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale

XI/3/867. Progetti 2024 per l’esecuzione nel 2025. 1. “Progetto 2024/3. I Martiri di Fiesole del 12 agosto 1944. La Resistenza, gli Eccidi in Toscana, La Memoria. 80° Anniversario 1944 -2024. Il progetto vedrà l’inizio al momento dell’accredito dei fondi relativi. (novembre dicembre 2024)

XI/3/868.. Progetto Libano 40° Anniversario. Predisposto il manoscritto n. 3 del Volume II di detto progetto. Delle 90 testimonianze necessarie, alla data odierna ne sono state raccolte15. Il manoscritto 2 è previsto per il mese di ottobre p.v. Si rinnova la richiesta a tutti i coloro che hanno partecipato a Missioni all’estero che vogliono dare la loro testimonianza di prendere contatto con la Federazione di Ancona del N A. per le modalità esecutive (federazione.ancona@istitutonastroazzurro.org)

XI/3/869. . CESVAM Papers. Nel numero precedente del Bollettino si sono riportati i titoli delle CESVAM Papers per l’anno 2020. Qui si riportano i titoli del 2021

ANNO III, - 2021

13. CESVAM Papers N. 13 – Gennaio- Febbraio 2021

Antonio Daniele. L’Aviazione. Dall’origine alla Grande Guerra.

14. CESVAM Papers N. 14 – Marzo-Aprile 2021

Massimo Coltrinari. Considerazioni sulla Prima Guerra Mondiale

Dalla Battaglia di Arresto a Vittorio Veneto: chi vince la Prima Guerra Mondiale

15. CESVAM Papers N. 15 – Maggio- Giugno 2021

Giovanni Messe. Relazione sugli avvenimenti del Corpo di spedizione in

Russia e del XXXV° Corpo (CSIR)

16. CESVAM Papers N. 16 – Luglio-Agosto 2021

Master di 1° Liv. In Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale

Bando, Programma Didattico, Sinossi, Bibliografia e Letture

17. CESVAM Papers N. 17 – Settembre-Ottobre 2021

Aldo Resta. Elenco dei comunisti italiani espatriati nell’Unione Sovietica per

sfuggire al regime fascista – 1922- 1939. .

18. CESVAM Papers N. 18 – Novembre - Dicembre 2021

Le Medaglie al Valore, al Merito e le Onorificenze

Schede, notizie e insegne della rappresentazione materica italiana dal 1833 ad

Oggi.

XI/3/870. Storage. Si rende necessario acquistare un dispositivo denominato NAS (Net work Attacced Storage) al fine di centralizzare l’archiviazione dei dati e dei documenti ora salvati sui diversi PC dell’Istituto allo scopo di creare una politica di back up, anche in relazione al “Disaster Recovery”. Questo anche in relazione ai dati che via via si inseriscono del Data Base dell’Albo d’Oro

XI/3/871. Progetti 2024 per l’esecuzione nel 2025. 1. “Progetto 2024/4. Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I decorati al Valor Militare e la Memoria. 80° Anniversario 1944 -20244. Il progetto vedrà l’inizio al momento dell’accredito dei fondi relativi. (novembre dicembre 2024)

XI/3/872. Implementazione piattaforma CESVAM. Tale implementazione ha subito nel mesi di maggio e giugno una battura di arresto in quando si è data precedenza alle attività di inserimento dell’albo d’oro

XI/3/873.E’ stato dato mandato alla Casa Editrice Archeo Ares di studiare e predisporre bozzetti per una serie di segnalibri da ultilizzare per la diffusione dei volumi editi dall’Istituto del Nastro Azzurro nel quadro della divulgazione

XI/3/874 . Rivista QUADERNI. n. 3 del 2024 n.33° della Rivista (Luglio-Settembre 2024) con copertina di colore da definire. Tutti gli articoli preannunciati devono essere inviati entro il 15 luglio pv. Informazioni (email: quaderni.cesvan@istitutonastroazzurro.org).

XI/3/875. - Prossimo INFOCESVAM (luglio-agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2024. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. E sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)





domenica 9 giugno 2024

La Russia in AFrica

Fonte LIMIS rivista Italian di Geopolitica
 

La Carta indica:

 Risorse militari russe trasferite in Africa. In testa l'Algeria , seguita dall'Egitto, ed altri12 Paesi, sui 53 esistenti nel continente

La Russia è in testa alla classifica di Paese venditore di armi ai Paesi Africani, dopo USA, Francia e Cina

In viola i paesi dove è alta la presenza di Milizie filo russe e del gruppo Wagner

In alto a destra, i paesi segnati in arancione che si sono astenuti all'ONU in merito al voto di condanna all'invasione russa della invasione in Ucraina nel marzo 2022



domenica 19 maggio 2024

Missioni Umanitarie di Pace. Raccolta Testimonianze

 


L’Istituto del Nastro Azzurro (tramite il CESVAM  - Centro Studi sul Valore Militare (contriostudicesvam@istitutonastroazzurro.org), e intende raccogliere testimonianze dei a delle Forze Armate Italiane  e dei Corpi di Polizia che hanno partecipato a Missioni “Fuori Area” Umanitarie o di altro tipo. La Testimonianza consiste in un contributo di due facciate  (6000) caratteri (vds scheda) da pubblicare in un volume che si prevede possa raccogliere circa 90 testimonianze suddivise per Forza Armata e Corpi di Polizia in proporzione. L’obiettivo è quello di fare memoria per un tratto di storia recente che sta passando dalla cronaca alla storia. La partecipazione a questa iniziativa è a titolo gratuito, secondo le consuetudini del CESVAM – Centro Studi sul valore Militare. Ai partecipanti sarà consegnata la pubblicazione che si prevede possa vedere la luce alla fine del presente anno. La email di contatto è la presente ricerrca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

 Scheda – Traccia per la Testimonianza

Vuole essere un contributo tratta della esperienza personale e professionale vissuta nella Missione Umanitaria scelta ed indicata volta a contribuire una “memoria collettiva”, ancorchè limitata, e circoscritta alle esigenze della pubblicazione. Di seguito con ampia possibilità di interpretazione si indicano, per una questione anche di omogeneità, criteri di massima nella compilazione.   Il criterio generale è la descrizione divulgativa.

Titolo della Esperienza, a cui seguirà  Nome e Cognome[1]

Inquadramento generale della Missione – Area Geografica - Periodo Storico Obiettivo generale

Reparto di appartenenza e il suo ruolo della Missione

Aspetti  particolari che si crede opportuno indicare riguardo a quanto sopra  (aspetti di geografia umana, etnica, ecc)

Proprio ruolo svolto nella Missione[2]  (evitare ogni considerazione di carattere operativo

Particolari aspetti che si vuole evidenziare  (evitare ogni considerazione di carattere operativo)

Proprie considerazioni  conclusive  di carattere personale

Retaggio di questa esperienza sotto il profilo personale ed eventualmente professionale

 

Note Tecniche

Carattere  Paladino Lynotipe  Carattere 12  Spazio 1

Lunghezza  di massima tutto compreso due pagine word..(6000 Caratteri)

1 Foto Personale  1 Carta Geografica (da non inserire nel testo)

 

Nella Pubblicazione, vi sarà il Titolo seguito dal Nome e Cognome, In nota si pubblicherà una scheda anagrafica con i seguenti dati:

(Cognome………………)  (Nome…………………..)

Anno di Nascita……………….

Forza Armata di appartenenza…………………..(all’epoca della Missione

Arma/Corpo di appartenenza…………………….(all’epoca della Missione)

Specialità, ………………………………………..(Specialità all’epoca della Missione)

Unità o Reparto…………………………………...(all’epoca della Missione)

Missione…………………………..Area Geografica di intervento………………….

Periodo in cui si è svolta la missione………………….

Grado al momento dello svolgimento della Missione…………

Eventuale Decorazione al Valore di Forza Armata Ricevuta……………………………..

 

Mario Rossi, 1960, Esercito, Fanteria, Bersaglieri, 8° Reggimento, II Battaglione, 1a Compagna, Libano I, Libano – Beirut, ottobre novembre 19, Tenente

 

 

 

 

 



[1]      Si inseriranno i dati della scheda anagrafica

[2]      Eventuali pubblicazioni edite con il proprio nome  messe in nota (articoli, saggi, libri pubblicati)

venerdì 10 maggio 2024

Rivista QUADERNI n. 1 del 2024, Anno LXXXV, Supplemento XXXII, 2024, n 1, 31° della Rivista, Gennaio - Marzo 2024


La rivista può essere chiesta alla Segreteria dell'Istituto del Nastro Azzurro
segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.or o al cell 3517968406

info per questo numero

con post in data 4 luglio 2024




 

lunedì 29 aprile 2024

La Nigeria, il terrorismo e le prospettive di futuro tra BRICS e risorse preziose

 

 

 Massimo Dionisi

Per comprendere di cosa parliamo, occorre inquadrare il Paese e attraverso alcune informazioni generali, scendere più nel dettaglio al fine di dare una chiave di lettura alla situazione geopolitica del continente africano. La Nigeria (ufficialmente Repubblica Federale della Nigeria) è uno Stato federale dell'Africa occidentale, il più popolato del continente africano. Comprende 36 Stati, si estende per 923.768 km² ed ha una popolazione di 215.548.400[1] che si articola in 250 gruppi etnici con grande varietà di lingue, costumi e tradizioni. Il gruppo etnico dominante nel Nord è quello degli Hausa-Fulani, la maggioranza dei quali è di religione islamica. Il Nord della Nigeria è prevalentemente di religione islamica (sunnita), che per diversi secoli ha avuto una storia totalmente scollegata dal Sud. Nel Sud-ovest predomina la popolazione Yoruba prevalentemente di religione cristiana come la maggior parte del meridione. La popolazione Igbo si trova a Sud-est del paese e anch’essa è di credo cristiano-romano. Yoruba, Hausa-Fulani e Igbo formano i cosiddetti Big Three che hanno caratterizzato la conflittualità politica e militare di tutta la storia indipendente nigeriana, a partire dal 1960. La questione fondamentale riguarda l'allocazione delle risorse e la suddivisione dei poteri a livello politico-militare tra il Settentrione e il Mezzogiorno, questione che ha sempre visto uno squilibrio favorevole al Nord musulmano, in contrasto con la maggior produttività, emancipazione culturale e imprenditoriale del Sud cristiano. Se per un verso il nord della Nigeria ha vissuto la colonizzazione e la schiavitù, da essa è recepito il progresso. Il sud del Paese invece pur ricco di materie prime di fatto è rimasto prevalentemente agricolo e a tratti arretrato. L'allocazione ineguale delle risorse a livello regionale ha portato al conflitto civile più sanguinoso e turbolento della storia della Nigeria[2].



 

Il tentativo di fornire maggior rappresentanza politica e potere economico a ogni singola etnia presente in Nigeria, ha portato ad una frammentazione tale che dai Big Three si è giunti agli attuali 36 Stati odierni. La Nigeria sta attraversando uno dei periodi economici e politici più complessi degli ultimi 30 anni, dovuti alla crisi internazionale del mercato del petrolio, alla carenza di business alternativi e ad una politica discutibile sul piano della programmazione e controllo.  Se vogliamo capire come operano questi gruppi e le loro motivazioni, dobbiamo dissociarci dal pensiero che comunemente abbiamo relativo al concetto di stato così come lo conosciamo in Europa. La Nigeria deriva principalmente dall’unione forzata di tre grandi regni indipendenti con un’antica storia alle spalle: la civiltà Nok nata intorno al 2500 AC nel Nord del paese comprendente anche aree del Niger e Cameroon poi diventato califfato di Sokoto sotto il controllo Fulani; il regno Yoruba di Oyo nato intorno al 1300 DC nel sud est del paese fino all’attuale Togo; il Regno del Benin nato intorno al 1500 DC.

Per un Europeo può diventare comprensibile se proviamo ad immaginare un’ipotetica unificazione dell’Italia con Germania e Iugoslavia, in un processo coercitivo e durato circa 60 anni. Seppur la situazione stia velocemente cambiando negli ultimi 10 anni, con l’avvento delle tecnologie e una maggiore mobilità sia via terra che via cielo, il paese era ed è ancora fortemente suddiviso nelle stesse macroregioni con differenze tribali, di lingua e abitudinali. Macroregioni che storicamente si scontrano per ragioni politiche ed economiche. Yoruba, Hausa-Fulani e Igbo formano i cosiddetti Big Three che hanno caratterizzato la conflittualità politica e militare di tutta la storia indipendente nigeriana. La conclusione è quindi una nazione che coinvolge più di 250 gruppi tribali con più di 500 dialetti o vere e proprie lingue locali. Comprendere la storia del paese (soprattutto quella moderna) ci può aiutare a capire come è strutturata l’attale politica nazionale e quali sono le differenze tra i vari gruppi terroristici/criminali. Quando sentiamo parlare della Nigeria spesso associamo le violenze e gli atti terroristici ad una guerra civile. In realtà però, non è così infatti, seppure il numero di incidenti sia simile, o addirittura superiore, a quello di quasi tutte le guerre attuali, nel paese non è in corso un conflitto in senso stretto. Tralasciando le attività criminali (comuni o di organizzazioni), si presentano tre attori principali:

1.       Conflitti Pastorali, indicanti scontri tra pastori nomadi Fulani e agricoltori;

2.       Gruppi militanti, coinvolti in attività criminali e di disturbo delle operazioni collegate ai giacimenti di petrolio e gas presenti gas nello stato del Delta;

3.       Boko Haram, attività terroristiche concentrate nel Nord Est del paese.

La presenza inglese per circa 100 anni di storia Nigeriana lascia un paese prevalentemente spaccato in due, un sud (che seppure abbia sofferto della deportazione schiavista) apprende dal colonizzatore un nuovo modello di sviluppo economico e sociale e un nord ancora arretrato e basato su un modello agricolo quasi medioevale. La differenza inoltre tra il Nord più conservatore, Musulmano e legato al mondo militare ed un Sud Cristiano, progressista e ricco di risolse petrolifere, incancrenisce una rivalità sempre più aspra.











Mappa: Attività terroristiche di Boko Haram in Enciclopedia Britannica,

aggiornamento settembre 2023

 i crea quindi una legge non scritta per cui il governo viene lasciato per due mandati ad un presidente del nord e successivamente, altri 8 anni ad un appartenente del partito del sud, creando in sostanza una politica bipolare. Sull’onda di queste differenze nel 2002 nasce Boko Haram da una secessione del “Group of the People of Sunnah for Preaching and Jihad” con lo scopo di purificare l’Islam in Nigeria principalmente combattendo filosoficamente la cultura occidentale[3]. Dal 2009 il mondo comincia a conoscere Boko Haram, quando il leader Mohamed Yusuf viene arrestato e ucciso senza un formale processo da parte delle autorità nigeriane. La guida va nelle mani di Musab al-Barnawi poi leader dello stato Islamico occidentale ma è con l’avvento del un nuovo ed enigmatico Abubakar Shekau che Boko Haram si trasforma lentamente nell’organizzazione che oggi conosciamo. A Shekau viene attribuita la capacità di organizzare il gruppo su base gerarchica e di avvicinarla sempre di più ad altre organizzazioni come Al-Quaeda e ISIS successivamente. I combattenti di BH vengono stimati intorno ai mille, ma è difficile calcolarne le forze in quanto i combattenti vengono reclutati all’uso e poi ritornano ai loro villaggi; ne deriva una forza fluida e flessibile che può passare da piccole cellule di pochi adepti a veri e propri gruppi combattenti di qualche centinaio di persone. Dal 2009 al 2014 si contano alti 5.000 morti e un numero indefinito di feriti.

Dal 2007 al 2009 la Nigeria è sotto il controllo del presidente Yar’adua proveniente da Katsina, e appoggiato dai “cabals” del nord del paese. Come Vicepresidenza troviamo Jonathan Goodluck di Bayelsa del partito contrapposto. Yar’adua muore nel 2009 e Goodluck sale al potere, determinando di fatto una prevaricazione della legge non scritta legata ai due mandati presidenziali allo stesso partito. Goodluck vence le elezioni successive, con grande disappunto dei votanti del nord che rivendicano il diritto ad un secondo mandato. Cova quindi un malcontento che Boko Haram cavalca quando I fondi statali vengono dedicati al sud (specialmente River State e Delta). Ipotizzare che il terrorismo Nigeriano sia esclusivamente su base religiosa è un errore; Boko Haram è un fenomeno sociale, politico ed economico, seppur si ispiri a movimenti islamici. Per chi vive nel nord del mondo è difficile immaginare quanto remoti siano alcuni villaggi, con famiglie che arrivano a 20 figli e che si basano su strettissime gerarchie patriarcali. Ed è qui che i leaders del gruppo terroristico ne approfittano per reclutare tra le masse, di giovani esclusi dal mondo sociale, dal lavoro e da qualsiasi livello di istruzione[4].

La volontà di superare queste situazioni di instabilità c’è ed è per questo che la Nigeria ha assunto degli impegni con il GAFI[5] per affrontare le carenze strategiche dei loro regimi per contrastare il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il finanziamento della proliferazione. Quando il GAFI sottopone una giurisdizione a un monitoraggio rafforzato, significa che il Paese si è impegnato a risolvere rapidamente le carenze strategiche individuate entro tempi concordati ed è soggetto a un monitoraggio rafforzato. Questo elenco viene spesso definito esternamente “lista grigia”.

Nel febbraio 2023, la Nigeria ha assunto un impegno politico di alto livello a collaborare con il GAFI e la GIABA per rafforzare l’efficacia del suo regime AML/CFT[6]. Dall'adozione del MER nell'agosto 2021, la Nigeria ha compiuto progressi su alcune delle azioni raccomandate dal MER per migliorare il proprio sistema, tra cui il miglioramento del quadro legislativo AML/CFT, l'aggiornamento della valutazione dei rischi inerenti ML/TF/PF e il rafforzamento della sua attuazione di sanzioni finanziarie mirate. La Nigeria si adopererà per attuare il proprio piano d'azione GAFI[7].

 

I sindacati nigeriani sono sul piede di guerra contro Bola Tinubu, presidente della ex colonia britannica, eletto lo scorso febbraio. National Labour Congress (NLC) e Trade Union Congress (TUC), due delle più grandi associazioni di lavoratori, hanno indetto uno sciopero a tempo indeterminato a partire dal prossimo 3 ottobre per protestare contro il caro vita. Anche lo storico traffico caotico e gli infiniti ingorghi di Lagos, capitale economica del Paese, stanno scomparendo. La circolazione è ridotta, perché i prezzi sono lievitati a dismisura dopo la rimozione dei sussidi sul prezzo del carburante e il controllo sulla valuta estera, riforme apportate dal governo di Abuja.

Tinubu ha dichiarato che le riforme sono necessarie per attrarre nuovi investimenti e rilanciare le finanze dello Stato. Ma la popolazione non ci sta. Moltissime famiglie fanno fatica a portare in tavola anche un solo pasto al giorno, per non parlare delle rette scolastiche per mandare i figli a scuola.

Recentemente le autorità di Abuja hanno chiuso diversi campi per sfollati nel Borno State (nord-est del Paese), dove vivevano da anni decine di migliaia di persone dopo essere scappate dalla furia dei terroristi di Boko Haram e ISWAP (acronimo per Islamic State West Africa Province).

Molte famiglie si trovano attualmente in cosiddetti campi di reinsediamento. Gran parte dei sussidi sono stati tagliati. Fanno fatica a sopravvivere. Trovare un lavoro è un’impresa ardua, se non impossibile. Ma i problemi del presidente nigeriano non finiscono qui. Bola Tinubu, durante la campagna elettorale aveva promesso di risolvere quanto prima lo stato di insicurezza che da anni affligge molte zone della ex colonia britannica. Anche Muhammadu Buhari, dello stesso partito di Tinubu, All Progressives Congress (APC), appena salito al potere nel 2015, aveva dichiarato che in 6 mesi avrebbe sconfitto i terroristi Boko Haram.

Da anni lo Zamfara state, nel nord-ovest della Nigeria, è l’hot spot dei sequestri di persone a scopo di lucro. Dopo il pagamento di lauti riscatti, generalmente gli ostaggi vengono liberati.

I sequestri di massa nelle scuole/università continuano anche con questo governo. Si ritiene che le “bande di criminali” siano formate per lo più da fulani, tra loro molti pastori, ma anche mercenari provenienti da Ciad e Niger. La loro attività è concentrata sui sequestri di persona in diversi Stati della Federazione, Sokoto, Kebbi, Katsina, Kaduna e altri. Colpiscono non solo scuole, studenti e insegnati. Anche politici, commercianti, religiosi (imam, pastori, predicatori, sacerdoti), cittadini di tutti ceti della società. Secondo il Centre for Democracy and Development (l’organizzazione non profit con sede a Abuja, che mira a promuovere i valori della democrazia, della pace e dei diritti umani in Africa, in particolare nella parte occidentale del continente, ndr), dal 2011 al 2022, 12.000 mila persone sono state brutalmente ammazzate da queste bande, mentre, a causa degli incessanti sequestri, centinaia di migliaia sono fuggite dalle proprie case. Le autorità, come sempre, promettono di prendere provvedimenti, di controllare scuole e università. Ma gran parte delle forze armate sono impegnate da anni a dare la caccia ai terroristi di Boko Haram (legati a al quaeda) e ISWAP (Islamic State’s West Africa Province) nel nord-est del Paese, dove entrambi i gruppi sono sempre molto attivi e non danno tregua alla popolazione  ragion del fatto che la stagione del raccolto si avvicina e, come è già successo in passato, i terroristi vogliono costringere i contadini a lasciare le fattorie per potersi appropriare dei loro beni e di quanto prodotto nei campi.

Altri attacchi dei sanguinari Boko Haram sono stati segnalati in questi giorni in altre aree del Borno State. A tutt’oggi gli sfollati sono oltre 3,5 milioni. Tra loro 270.000 hanno chiesto protezione in Paesi limitrofi. Finora il neo-presidente non ha ancora chiarito come intende affrontare la questione della diffusa insicurezza[8].

La Nigeria è uno Stato caratterizzato da una vastissima corruzione; nel corso degli anni sono scomparse tra gli approvvigionamenti dell’esercito diversi armamenti e cannoni anti-aerei, che probabilmente sono stati scambiati o venduto con i terroristi. Ai finanziamenti da parte dell’esercito si aggiungono anche quelli di persone più o meno potenti, tra questi anche diversi politici locali. Dichiarandosi apertamente come oppositori del Governo centrali, Boko Haram ha ottenuto anche il supporto del governatore di Kano, Ibrahim Shekaraue e dal governatore di Bauchi, Alhaji Isa Yuguda, entrambi in contrasto con lo Stato nigeriano. Gli oppositori politici sono malvisti in Nigeria, lottano insieme alle minoranze etniche e gli indigeni contro le compagnie petrolifere straniere e la corruzione del Paese che avalla le attività occidentali illecite nella nazione. Tra gli altri finanziatori di Boko Haram ci sono le organizzazioni islamiche, ma molti dei proventi del gruppo vengono dalle rapine, la presa di ostaggi, le estorsioni, i rapimenti e le tassazioni imposte nei villaggi che gli islamisti controllano. Il problema maggiore tuttavia resta il finanziamento da parte dell’esercito, che, oltre a privarsi di armi e munizioni, vanifica ogni azione intrapresa per fermare l’avanzata e la violenza di questo gruppo che semina il terrore tra i villaggi e le città della Nigeria. Uno dei casi più eclatanti ha riguardato gli scorsi anni un generale traditore, che è riuscito a sottrarre all’esercito nigeriano 24 milioni di dollari (circa 20 milioni di euro), destinati al pagamento dei soldati, per finanziare la costruzione di un centro commerciale.

Di rilievo per lo sviluppo della Nigeria è il divenendo BRICS è un acronimo che rappresenta un gruppo di cinque importanti economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Queste nazioni sono unite da obiettivi comuni di sviluppo economico, cooperazione politica e sociale. Negli ultimi anni, il BRICS ha ampliato il suo ruolo e la sua influenza a livello globale e uno dei continenti che potrebbe trarre maggior beneficio da questa collaborazione è l'Africa, in particolare la Nigeria. In questo articolo, esamineremo il rapporto tra questo gruppo nel suo insieme, l'Africa e la Nigeria, e come questa relazione potrebbe influenzare il futuro del continente africano. Fondato nel 2006 è composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, e dal I gennaio 2024, includerà anche Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti[9]., i Paesi che ne fanno e faranno parte rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale[10] e dell'economia globale, infatti esso abbraccia una popolazione di oltre 3,5 miliardi di persone. Rappresenta anche il 20% del PIL mondiale (basti pensare che la Cina, da sola, è la seconda economia più grande al mondo, mentre l'India è la settima). Queste nazioni lavorano insieme per promuovere il commercio internazionale, l'investimento e lo sviluppo economico ed in questa visione, hanno creato anche istituzioni finanziarie come la Banca dei BRICS e il Fondo di Riserva con l'obiettivo di fornire assistenza finanziaria ai membri in caso di crisi economiche. Infine, sotto profilo generale possiamo occorre dire che esso rappresenta anche il 25% dell’estensione della Terra[11]. Questo gruppo è stato creato per rappresentare le economie emergenti e fornire un'alternativa al G7. La Nigeria, con una popolazione di oltre 200 milioni di persone e uno dei PIL più alti del continente, svolge un ruolo centrale in questa dinamica economica. Il BRICS, e in particolare la Cina, hanno dimostrato un forte interesse per la Nigeria, investendo in una serie di settori chiave.

Il settore energetico è uno degli ambiti principali di cooperazione. La Nigeria è uno dei principali produttori di petrolio e gas naturale, e la Cina è uno dei maggiori consumatori mondiali di energia.



[1] https://www.worldometers.info/world-population/nigeria-population/

[2] Ricordiamo la guerra del Biafra del 1967, tentativo di secessione della regione sud-orientale abitata dall'etnia Igbo.

[3] da una locuzione hausa che letteralmente significa «l'istruzione occidentale è proibita»

[4] Analysis: Understanding Nigeria's Boko Haram radicals, su irinnews.org, IRIN, 18 luglio 2011. Eric Guttschuss (Human Rights Watch) racconta che Yusuf attirava con successo seguaci tra i giovani disoccupati "parlando male della polizia e della corruzione politica". Abdulkarim Mohammed, studioso di Boko Haram, ha aggiunto che le insurrezioni violente in Nigeria sono dovute "alla frustrazione per la corruzione e al malessere sociale sulla povertà e la disoccupazione"

[5] Costituito nel 1989 in occasione del G7 di Parigi, il Gruppo d’azione finanziaria Internazionale (Gafi) Financial Action Task Force (Fatf) è un organismo intergovernativo che ha per scopo l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di lotta al riciclaggio dei capitali di origine illecita e, dal 2001, anche di prevenzione del finanziamento al terrorismo. Nel 2008, il mandato del Gafi è stato esteso anche al contrasto del finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa, fonte Ministero dell’Economia e Finanze, Dipartimento del Tesoro.

[6] Il GAFI, al termine delle riunioni tenutesi il 21, 22 e 23 giugno 2023, ha pubblicato, tra l’altro, la lista dei Paesi con deficienze strategiche nei sistemi AML/CFT sottoposti ad intenso monitoraggio (c.d. grey list). Per quanto concerne la Nigeria. Il GAFI e gli organi regionali stile GAFI (FSRB) continuano a collaborare con le giurisdizioni sottostanti mentre riferiscono sui progressi compiuti nell’affrontare le loro carenze strategiche. Il GAFI invita queste giurisdizioni a completare i loro piani d’azione rapidamente ed entro i tempi concordati. Il GAFI accoglie con favore il loro impegno e ne seguirà da vicino i progressi. Il GAFI non richiede l’applicazione di misure rafforzate di due diligence a queste giurisdizioni. Gli standard GAFI non prevedono la riduzione del rischio o l’esclusione di intere classi di clienti, ma richiedono l’applicazione di un approccio basato sul rischio. Pertanto, il GAFI incoraggia i suoi membri e tutte le giurisdizioni a tenere conto delle informazioni presentate di seguito nella loro analisi dei rischi. Il GAFI identifica costantemente ulteriori giurisdizioni che presentano carenze strategiche nei loro regimi per contrastare il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il finanziamento della proliferazione. Un certo numero di giurisdizioni non sono ancora state esaminate dal GAFI o dai relativi FSRB, ma lo saranno a tempo debito.

[7] completando la valutazione del rischio residuo ML/TF e aggiornando la propria strategia nazionale AML/CFT per garantire l'allineamento con altre strategie nazionali relative ai reati presupposto ad alto rischio; (2) rafforzare la cooperazione internazionale formale e informale in linea con i rischi ML/TF; (3) migliorare la vigilanza basata sul rischio AML/CFT degli intermediari finanziari e dei DNFBP e potenziare l'attuazione delle misure preventive per i settori ad alto rischio; (4) garantire che le autorità competenti abbiano accesso tempestivo a informazioni accurate e aggiornate sui BO sulle persone giuridiche e applicare sanzioni in caso di violazione degli obblighi dei BO; (5) dimostrare un aumento nella diffusione dell’intelligence finanziaria da parte della FIU e il suo utilizzo da parte delle LEA; (6) dimostrare un aumento sostenuto delle indagini e dei procedimenti penali in linea con i rischi di riciclaggio; (7) individuare in modo proattivo le violazioni degli obblighi di dichiarazione valutaria e applicare sanzioni adeguate e conservare dati completi sui beni congelati, sequestrati, confiscati e alienati; (8) dimostrare un aumento sostenuto delle indagini e dei procedimenti giudiziari relativi a diversi tipi di attività del TF in linea con il rischio e rafforzare la cooperazione tra agenzie sulle indagini del TF; e (9) condurre un'attività di sensibilizzazione mirata e basata sul rischio verso le NPO a rischio di abuso del TF e attuare un monitoraggio basato sul rischio per il sottoinsieme di NPO a rischio di abuso del TF senza interrompere o scoraggiare le attività legittime delle NPO.

[8] Cornelia I. Toelgyes, in Speciale per l’Africa ExPress, quotidiano online, 27 settembre 2023